Ossia, come rendere la sua morte molto, molto triste.
Tempo fa mi sono imbattuta in un post di Tumblr [QUI] dove c’era questo elenco di modi fantasiosi con cui dare a una dipartita il sapore di un “colpo di scena indimenticabile”.
Ve lo ripropongo tradotto e riadattato, per qualche tragico spunto alle vostre storie.
La morte di un personaggio amato/ben costruito può essere una lapide piantata nel cuore del lettore, per quanto strazi per primo (almeno nel mio caso!) proprio lo scrittore.
- Non far morire il personaggio da anziano, dopo una vita lunga e piena. Molti lettori non credono sia una fine triste.
- Lascia uno dei suoi scopi principali incompiuto. Più è entusiasta sul completare i propri obiettivi, più la sua morte sarà infelice.
- Dagli delle relazioni molto forti con gli altri personaggi. Si piangerà di più.
- Fallo lottare contro qualsiasi cosa stia causando la sua morte. La sua perdita sarà più triste se combatterà.
- Uccidilo nel bel mezzo del suo “arco narrativo”. Lascia intendere che ci sarebbe dovuto essere altro.
- Non descrivere nel dettaglio il suo funerale. Lunghe descrizioni potrebbero uccidere la tristezza del lutto.
- Se possibile, prova a ucciderlo a metà della storia così che si abbia il tempo prima di apprezzarlo e poi di accettare la sua perdita.
- In più, metti i sopravvissuti nella condizione di giovare della morte del personaggio. La perdita li aiuterà a uscire dalla situazione. Si può scegliere se sia l’autore a sottolineare questo passaggio o lasciare ai lettori il rimettere insieme i pezzi.
- Fallo morire sacrificando se stesso per salvare qualcuno che ama da un pericolo creato dall’antagonista… o dal destino.
- Lascia che sia la persona amata dal personaggio, col cuore spezzato, a dire al gruppo di smetterla di combattere perché “è finita”.
- Scrivi di come i loro fidati animali vengano a cercarli.
- Fa cantare alla/e persona/e che amava un brano conosciuto durante il suo funerale, così da far piangere i lettori in qualsiasi altro momento riascolteranno la canzone.
- Fa assistere la famiglia alla morte e/o falli sentire responsabili.
- Uccidi il personaggio mentre la situazione è allegra e spensierata.
- Rendi la morte del personaggio lenta e dolorosa, ma fai in modo che non possa chiedere aiuto anche se è in grado di vedere nelle vicinanze gli altri.
- Dopo aver ucciso il personaggio, lascia che gli altri pensino di essere stati traditi. Lo odieranno e se ne ricorderanno come una persona fedifraga, e non spenderanno mai belle parole su di lui. Fai in modo che i lettori soffrano da soli essendo gli unici a conoscenza della verità.
- Un momento prima di ucciderlo, mostra un lato del personaggio che nessuno ha mai visto. Se per esempio era una persona forte e coraggiosa, lascia intravedere la paura di morire da solo; oppure se era un personaggio sempre sorridente, fallo piangere prima di essere ucciso, ecc…
- Fa che il personaggio ucciso sia l’unica persona a conoscenza di un importante segreto utile agli altri ai fini della storia.
- Fa credere al personaggio, poco prima di morire, che gli siano state raccontate delle bugie. Fagli pensare di essere stato tradito, o di non essere stato amato, o ancora di aver persona la/e persona/e che amava, ecc…
- Rendi il personaggio euforico e appassionato per i propri obiettivi; aggiungi stress per realizzarli e poi uccidilo inaspettatamente poco prima di raggiungere la vetta.
- Lascia che a uccidere il personaggio sia un altro personaggio altrettanto amato, meglio se è un suo amico stretto, qualcuno di insospettabile, che tutti non possano fare a meno di amare, entusiasta di ogni cosa e in grado di incoraggiare gli altri. Dopo…
→ rivela la verità sull’accaduto solo quando è troppo tardi e il suddetto personaggio assassino è già scappato.
→ fa che un altro personaggio, codardo, sia a conoscenza della verità ma non la confidi a nessuno. (rendendo forse lui più passibile di critiche?)
→ oppure che un altro personaggio ancora scopra il misfatto, ma fai morire lui e l’assassino insieme prima che la verità venga fuori. - Rendi il personaggio molto amato e premuroso con i fratelli o i parenti, con il partner, o i propri figli. Fagli raccontare spesso quanto la famiglia sia importante per lui. Uccidilo prima che sia in grado di dire addio alle persone a cui vuole bene.
BONUS se ha un/a figlio/a piccolo/a che è il suo mondo.
BONUS DOPPIO se è un membro della suddetta amata famiglia a ucciderlo, o il personaggio creda così. (Qualsiasi riferimento a FMA è puramente casuale…) - Fa che sia la famiglia a scoprire il cadavere. Urla, pianti, pugni ai muri e/o qualcuno che singhiozzi sul corpo cose tipo “Avrei dovuto proteggerlo/a” o “Per favore, apri gli occhi!”.
- Non uccidere il suo corpo, uccidi la sua mente. Lascia che cammini e parli, ma togli al personaggio qualsiasi cosa lo rendesse la persona che era. Fagli dimenticare le persone che amava, se stesso, le esperienze e il passato, le sue abilità, fallo ricominciare completamente da capo.
BONUS se questo accade in un luogo dove chi gli voleva bene lo veda costantemente come un fantasma vivente. - Porta il personaggio molto vicino a morire ma non ucciderlo: fagli perdere la memoria, e dopo fa’ che si ritrovi a vivere e/o collaborare con gli/l’antagonista/i e trovi una nuova “famiglia” in questo frangente. I suoi alleati/amici precedenti sono a conoscenza di questo plot twist, eccetto la persona amata, che si strugge e crede il personaggio morto.
BONUS se in un certo momento il personaggio riacquista la memoria e si trova diviso tra le due fazioni. - Dopo la morte del personaggio, mostra chi gli era al fianco, chi gli voleva bene, gli amici a celebrarlo e a ironizzare su qualcosa del passato, come se fosse ancora lì.
- Fai morire un personaggio molto amato in un incidente. Qualcosa di inevitabile o che potrebbe succedere a chiunque. In sé, non una morte tragica, anzi, qualcosa che si poteva prevenire, come un incidente autostradale a causa dell’alcool, o di un colpo di sonno, ecc…